Carenza di MMG.
Si legge e si sente ovunque che il personale medico ed infermieristico dei pronto soccorso e dei
reparti di emergenza e rianimazione sono allo stremo. Alla Medicina del Territorio ci si riferisce
invece come la causa dei disservizi e dello scontento della popolazione. Tale immagine, sostenuta da
famosi giornalisti -una per tutti: Milena Gabanelli- offre lo spunto per qualche riflessione che
ancora non ha trovato eco nei media se non riferendosi in maniera "asettica" e in un certo senso
"contabile".
Si legge per es. su varie testate che mancano 500 MMG nel Veneto,
articolo del Gazzettino sulle dichiarazioni dell'Ass. Regionale Lanzarin
che riporta il dato secondo il quale ci sono 561 "zone carenti" (cioè posti di Medico di Famiglia) a
fronte di un ripristino di 116 medico. Entro il 2026 è previsto l'abbandono di altri 800 medici di
famiglia su un totale attuale di 2884.
Sono solo numeri, che poco dicono al cittadino qualunque se non fosse per il fatto che la mancanza di
medici di famiglia non colpisce "altrove", colpisce anche qui, esattamente a casa nostra.
Molti medici di famiglia sono andati in pensione prima dell'età pensionabile e altri sono in procinto
di farlo; nel nostro quartiere -Favaro- sono rimasti 6 medici. Non sono previste, al momento,
reintegrazioni da parte di altri medici.
Ora, alcune domande sorgono abbastanza spontanee:
-a chi si rivolgeranno i pazienti che fin da oggi non hanno un medico di riferimento e quelli che a
breve si aggiungeranno alla lista?
-come mai ci sono tanti abbandoni e non ci sono medici disponibili per reintegrare gli abbandoni?
-come frenare l'esodo dei medici?
La crisi della Medicina del Territorio o MAP (Medicina di Assistenza Primaria) sempre più gravata per
l'emergenza Covid e da incombenze di ogni tipo -specialmente di tipo burocratico/amministrativo-,
unita alle accresciute richieste della popolazione, sta determinando un aumento dei tempi di gestione
delle pratiche da svolgere; una criticità in particolare riguarda le richieste di consulenza
telefonica.
Fra le cause della riduzione del numero di MMG sul Territorio, si vedano:>
-programmazione della MAP.
-aumento del carico di compiti impropri
delegati alla MG..
-segnalazioni improprie di disservizi.
-aumento della conflittualità con la popolazione assistita.
A fronte della grave ed irreversibile situazione della MAP, non rimane che tentare di proporre
qualche rimedio se necessario osando strategie e percorsi straordinari che la situazione richiede.
Il mantenimento del SSN è una priorità irrinunciabile, ma stante il costante aumento di popolazione non assistibile, occorre prospettare soluzioni rivoluzionarie. L'alternativa è l'ampliamento della fascia di popolazione che non avrà più l'assistenza primaria.