Tutte le News

Tieniti aggiornato su tutto ciò che accade in Pax Tibi.

Uso di whatsapp per scambio dati clinici

Uso di whatsapp per scambio dati clinici

L’utilizzo di WhatsApp per lo scambio di dati clinici sensibili presenta numerosi rischi legali, etici e di sicurezza, soprattutto in relazione alla normativa europea sulla privacy (GDPR). Ecco i principali rischi documentati:

1. Non conformità al GDPR

  • WhatsApp non è conforme al GDPR per la gestione di dati sanitari sensibili, in quanto i dati vengono memorizzati su server fuori dall’Unione Europea e sono di proprietà di Meta/Facebook12345.

  • La trasmissione della lista dei contatti e dei messaggi avviene su server non controllabili dalle strutture sanitarie, impedendo la tutela effettiva dei dati personali12.

2. Rischio di violazione della privacy

  • Dati clinici, referti, immagini e informazioni personali possono finire nel “mondo del web” e diventare accessibili a soggetti non autorizzati, anche per errori umani (es. aggiunta di persone sbagliate in gruppi)2634.

  • In caso di smarrimento, furto o sostituzione dello smartphone, i dati possono essere recuperati o visualizzati da terzi non autorizzati1.

3. Sanzioni amministrative

  • La violazione delle norme GDPR può comportare multe fino a 20 milioni di euro o al 4% del fatturato annuo per le organizzazioni sanitarie e responsabilità personali per il professionista sanitario135.

4. Mancanza di controllo e tracciabilità

  • WhatsApp non garantisce la tracciabilità dei messaggi inviati e ricevuti né la possibilità di gestire correttamente la documentazione sanitaria (ad esempio, la cancellazione sicura dei dati in caso di cessazione del rapporto di lavoro)163.

  • Non è possibile garantire che i dati siano accessibili solo a personale autorizzato, né revocare gli accessi in modo centralizzato16.

5. Rischio di errori e divulgazione illecita

  • Errori nell’invio (ad esempio, invio a destinatari sbagliati o aggiunta di utenti non autorizzati ai gruppi) possono portare a divulgazione illecita di dati sensibili634.

6. Mancanza di policy e linee guida

  • Spesso le organizzazioni sanitarie non forniscono policy chiare sull’uso di WhatsApp, lasciando i professionisti privi di indicazioni e più esposti a rischi legali e disciplinari345.

7. Rischio per il segreto professionale

  • L’uso di WhatsApp espone il medico al rischio di violare il segreto professionale e la normativa sulla riservatezza dei dati sanitari5.

In sintesi:
L’uso di WhatsApp per la condivisione di dati clinici sensibili è fortemente sconsigliato e può comportare gravi rischi di violazione della privacy, sanzioni legali, perdita di controllo sui dati e responsabilità professionali. È raccomandato adottare piattaforme di messaggistica dedicate, sviluppate per la gestione sicura e conforme dei dati sanitari secondo le normative europee


  1. https://www.taleteweb.it/whatsappealtreappdimessaggisticainmedicina/
  2. https://www.iconsulentiprivacy.it/medici-e-diagnosi-su-whatsapp-attenzione-alla-privacy-dei-pazienti/
  3. https://www.federprivacy.org/informazione/punto-di-vista/niente-scuse-per-i-medici-che-condividono-i-dati-dei-pazienti-tramite-whatsapp-senza-rispettare-la-privacy
  4. https://nicolabernardi.nova100.ilsole24ore.com/2023/08/02/niente-scuse-per-i-medici-che-condividono-i-dati-dei-pazienti-tramite-whatsapp-senza-rispettare-la-privacy/
  5. https://medicoepaziente.it/2024/comunicare-con-i-pazienti-e-i-colleghi-in-modo-efficace-e-sicuro/
  6. https://www.nextbitsrl.it/i-medici-che-condividono-i-dati-dei-pazienti-tramite-whatsapp-senza-rispettare-la-privacy/
  7. https://ppl-ai-file-upload.s3.amazonaws.com/web/direct-files/attachments/39898963/378e2937-40b6-4c5f-b2fa-01ab4b61806a/germana-dimissioni-27-giugno-2025.pdf
  8. https://respond.io/it/blog/whatsapp-for-healthcare
  9. https://www.compet-e.com/medico-usare-whatsapp-app-messaggistica-condividere-informazioni-pazienti/
  10. https://www.accademiaitalianaprivacy.it/dettaglioNews.asp?id=767
  11. https://pro.miodottore.it/blog/dottori/topic/gestione-dello-studio-medico/post/medicina-app-digitali-comunicazione-e-privacy-cosa-sappiamo-a-riguardo

Obbligo del rilascio delle impegnative da parte del Medico Specialista

Obbligo del rilascio delle impegnative da parte del Medico Specialista

In Italia, la normativa in materia di prescrizione di accertamenti diagnostici da parte degli specialisti è regolamentata da diverse disposizioni, che mirano a garantire l'appropriatezza prescrittiva e la corretta gestione delle risorse del Servizio Sanitario Nazionale (SSN).

Principio generale:

In linea di massima, gli specialisti del SSN (ospedalieri o convenzionati con il SSN) hanno l'obbligo di prescrivere direttamente su ricettario del SSN (ora ricetta dematerializzata) gli esami diagnostici che ritengono necessari per la diagnosi e la cura del paziente. Questo per evitare disagi e perdite di tempo per il paziente, che altrimenti dovrebbe tornare dal Medico di Medicina Generale (MMG) per la trascrizione.

Riferimenti normativi principali:

-Accordo Collettivo Nazionale (ACN) per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta: L'art. 37 dell'ACN 2005 (e successive modifiche/integrazioni) prevede che, qualora il medico specialista ritenga opportuno richiedere ulteriori consulenze specialistiche o indagini per la risposta al medico curante, formuli direttamente le relative richieste sul ricettario regionale (o dematerializzato).

-Decreto Legislativo n. 229 del 19 giugno 1999 (Riforma Bindi): Contiene principi sull'appropriatezza delle prestazioni e sulla responsabilità dei medici nell'ambito del SSN.

-Legge n. 326 del 24 novembre 2003: Contiene disposizioni in materia sanitaria, inclusa l'istituzione dell'Agenzia Nazionale del Farmaco e la disciplina della spesa farmaceutica.

-DPR n. 270/2000 (e successive modifiche): Conteneva già all'art. 37, commi 5 e 7, norme volte a responsabilizzare i prescrittori al rispetto dei tetti di spesa programmati.

-Disposizioni regionali: Diverse Regioni hanno emanato proprie normative specifiche per chiarire e rafforzare l'obbligo di prescrizione diretta da parte degli specialisti del SSN.

Punti chiave:

-Specialisti del SSN: Sono tenuti a prescrivere direttamente gli accertamenti sul ricettario del SSN.

-Specialisti privati (non convenzionati con il SSN): Possono solo consigliare gli esami. La prescrizione su ricettario SSN, in questo caso, spetta al Medico di Medicina Generale (MMG), che valuterà l'appropriatezza della richiesta. Il MMG ha la responsabilità clinica di valutare l'appropriatezza della richiesta dello specialista privato e può rifiutarsi di trascriverla se non la ritiene necessaria o giustificata secondo le linee guida del SSN.

-Responsabilità: Lo specialista del SSN che consiglia accertamenti si assume la responsabilità della prescrizione diretta. Il MMG, quando trascrive una richiesta di uno specialista privato, si assume la piena responsabilità della prescrizione.

Appropriatezza prescrittiva: Le normative mirano a garantire che le prescrizioni siano appropriate, evitando esami inutili e riducendo gli sprechi per il SSN.

In sintesi, l'obbligo per lo specialista di rilasciare le impegnative degli accertamenti che suggerisce è un principio consolidato nella normativa sanitaria italiana, finalizzato a ottimizzare il percorso del paziente all'interno del SSN e a promuovere l'appropriatezza delle prestazioni.

Problemi noti di Lagoon

Problemi noti di Lagoon

Impossibile procedere con la richiesta desiderata:

Può succedere che si verifichi una situazione come quella rappresentata nell'immagine seguente:

Come si vede, manca la parte inferiore del pannello che mostra il bottone che consente di proseguire con la richiesta.


Soluzione: 

il problema è dovuto all'utilizzo di una versione obsoleta del browser: si deve pertanto aggiornare il browser con l'ultima versione disponibile 

Istruzioni nuovo Lagoon

Istruzioni nuovo Lagoon

Attenzione!
Il manuale di istruzione è in continuo rifacimento, le ultime aggiunte verranno evidenziate in blu.



Iscrizione


Se non si è registrati, cliccare sul tasto "registrati"



Iscrizione.
Per l'iscrizione vengono richiesti: nome utente, codice fiscale, numero di cellulare, email e password.